PLURALISMO RELIGIOSO E VERA FEDE NELLA CONDIZIONE DELL’APOCALISSE

«Il falso è suscettibile d’una infinità di combinazioni,
ma la verità ha solo un modo d’essere»
Jean Jacques Rousseau

Religione – derivato dalla parola latina religare – il ripristino della connessione (unione), in questo caso la connessione tra l’uomo e Dio.

Pluralismo – pluralità, una posizione filosofica e ideologica che afferma una diversità di interessi, idee, visioni, modi di essere, non riducibili a un principio comune e indipendenti gli uni dagli altri

Vera fede – non è un affermazione intellettuale, ma un sincero stato spirituale di apertura al Creatore.

Apocalisse – la parola greca per rivelazione. Questa parola si usa solitamente nel senso del Giudizio Universale e della Fine dei Tempi. 

Il pluralismo ha la sua forza nel sostenere l’accettazione pacifica di concetti e opinioni non aggressivi, nell’atteggiamento leale nei confronti di culture, tradizioni diverse, ecc. Sebbene l’idea del pluralismo sia preziosa in teoria, difficilmente funziona nella vita reale. Lo svantaggio è che i fautori di questo concetto, purtroppo, non mirano alla convergenza o almeno al rispetto delle loro controparti, ma al separatismo basato su una convinzione di legittimità esclusivamente delle loro opinioni. Tuttavia, solo l’esperienza spirituale personale può essere la base di tale convinzione. In sua assenza, il fanatismo domina la propria coscienza, che è il prodotto della fede cieca e della pigrizia spirituale. Tale fanatismo è sempre inevitabilmente accompagnato dall’aggressività.

La divisione dell’umanità avviene a causa dei peccati, tra cui l’ipocrisia, la vanità, le paure, il risentimento, l’invidia e molte altre emozioni negative che portano a comportamenti sbagliati, posizioni errate nella vita, antagonismo e divisioni all’interno della società. Non ci sarà mai convergenza o pace nel mondo senza una vittoria sui peccati. Gli imbroglioni di ogni tipo usano abilmente questa conoscenza per fare fortuna.

Il tema della religione è piuttosto ampio. Impossibile ripercorrere la storia dello sviluppo delle confessioni religiose, anche di quelle maggiori, poiché ognuna di esse presenta numerose suddivisioni. Nel quadro di questo articolo esamineremo soltanto il cristianesimo. 

Dio Onnipotente è vincolato dalla Sua stessa Legge di Scelta, che è stata concessa a noi. Scegliere Dio significa credere in Lui e sforzarsi davvero di cambiare in meglio il proprio carattere. Se non c’è movimento lungo questo sentiero dato da Cristo, non ci sarà aiuto dall’Alto.

La Legge non aiuta i criminali che non vogliono correggersi; in questo caso Essa non sostiene i pigri nello spirito.

C’è un solo Dio e un solo Salvatore che ha dato una chiara definizione della causa principale della sofferenza umana – i peccati, nonché istruzioni precise su come uscire dal pantano immorale. Quindi sorge la domanda: «Perché sono sorte così tante denominazioni cristiane?»

Permettetemi di citare Gesù Cristo: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti(Matteo cap.22.37,38). Ciò significa che non c’è cristiano senza amore per Dio.

In che modo Gesù Cristo stesso definisce l’amore per Dio? La risposta è: «Se Mi amate, osserverete i Miei comandamenti.» «Chi accoglie i Miei comandamenti e li osserva, questi Mi ama.» «Chi non Mi ama non osserva le Mie parole.» (Giovanni cap.14.15,21,24). Quindi, possiamo concludere: la maggioranza dei credenti in Dio non ama Lui?!

Se i discepoli avessero imparato accuratamente e pienamente la Sua Parola, le singole interpretazioni si sarebbero unite insieme. Allora ci sarebbe solo una denominazione con esposizione sistematica e rigorosa. Questo è inevitabile quando c’è solo una fonte. 

Quindi, cosa vediamo ora? La fede coltivata nei secoli nell’autorità degli apostoli di Gesù è ormai indiscutibile. Che dire del cristianesimo di Gesù Cristo stesso? Qual era la Sua opinione sui Suoi apostoli? Rivolgendosi agli apostoli, Lui disse: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.» (Giovanni cap. 16.12). 

Dopo la Sua morte nella Rivelazione si rivolge a Giovanni: «Conosco le tue opere, la tua fatica e la tua costanza, per cui non puoi sopportare i cattivi; li hai messi alla prova – quelli che si dicono apostoli e non lo sono – e li hai trovati bugiardi.» (Apocalisse di Giovanni, cap.2.2).

Citerò uno degli apostoli: «La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà.» (Apostolo Paolo, 1 Corinzi, cap.13.9,10).

Ancora una volta, la logica inesorabile dice che la conoscenza imperfetta e incompleta non può portare alla Verità. Forse, questo è il motivo delle discrepanze nella teoria e nell’applicazione pratica, nonché del fatto dell’esistenza di numerose denominazioni e del crollo morale a cui abbiamo ceduto. L’apostolo Paolo nella sua «Lettera ai Romani» fece una dichiarazione sull’impossibilità della vittoria sui peccati della carne. Tuttavia, in Russia alcuni devoti religiosi sono noti per aver smentito la sua dottrina con la loro esperienza personale.

Gli apostoli erano persone coraggiose e onorevoli, ma come ogni persona, non erano immuni dal commettere errori. Non fu colpa degli apostoli se nel IV secolo alcuni sentirono il bisogno di fondere e canonizzare opinioni contraddittorie. Queste opinioni contraddittorie non sono state vagliate dall’esperienza personale e sono state esaltate allo status di nucleo religioso incontestabile. Qualsiasi ricercatore imparziale di testi biblici può vedere le discrepanze nelle opinioni degli apostoli tra di loro e con la Parola di Gesù Cristo. La vanità imbattuta delle persone, insieme ad altri vizi, divenne un ostacolo insormontabile sulla strada per consegnare la Parola alla coscienza delle persone. 

Quindi, quale opinione accettiamo come corretta? Se questa è una religione di Gesù Cristo, allora il Suo discorso diretto, la Sua Parola deve essere la base per la teoria e l’applicazione pratica della dottrina religiosa per qualsiasi cristiano.

Il Figlio di Dio ha dato agli uomini un compito – obbedire ai Comandamenti per garantire una vita felice. Lo spirito umano porta inconsciamente in sé la matrice della Legge. La Legge, Volontà di Dio, o Spirito Santo, ha creato lo spirito umano. Realizzarlo nello spirito significa porre fine alla guerra millenaria con se stessi, comprendere lo scopo dell’essere sulla Terra e il significato della vita in generale. Questo è il vero movimento verso la Verità. Ancora non lo vediamo accadere. La Verità, venuta sulla Terra, è severa e inconciliabile con il peccato. Tuttavia, le chiavi della Verità sono state perse da qualche parte nei secoli. Prevedendo questa perdita, Gesù Cristo predisse l’inevitabile Giudizio e la venuta del Figlio dell’Uomo quando «…si batteranno il petto tutte le tribù della terra». Lo scopo della Sua venuta è ripristinare la Legalità e rovesciare l’oscurità e i suoi portatori terreni. «Chi non è con Me è contro di Me». (Matteo, cap.12.30).

L’esperienza di pochissimi devoti spirituali ha dimostrato che mettersi in linea con le Leggi del Creatore è impegnativo e richiede tempo, ma fattibile. È proprio questo lavoro che porta il vero vivere secondo la Parola data dall’Alto. Questa è la vera Comunione con Cristo, non è solo simbolica tramite pane e vino.

Condurre una vita libera dal peccato significa raggiungere la riconciliazione con il Creatore, l’amore verso di Lui e ristabilire la connessione con Lui. E solo allora la parola «religione» acquista significato. È questa esperienza spirituale è necessaria. Quindi tutti i rami si fonderebbero in un’unica religione, non ci sarebbe motivo di opposizione, perché la Parola di Dio è esente da contraddizioni. «Chi dice:«Lo conosco» e non osserva i Suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui; ma chi osserva la Sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto…» (Il Nuovo Testamento, 1 Giovanni cap.2.4).

Non c’è alcun desiderio di accusare nessuna delle denominazioni, che hanno mostrato molte buone azioni e risultati terreni. In fin dei conti, la colpa non è dei governi, dei disaccordi tra le numerose denominazioni, del materialismo della scienza o dei dannosi progressi tecnologici, come molti potrebbero pensare. Tutto ciò è semplicemente il prodotto della povertà spirituale e della falsa posizione di ogni singolo individuo che costituisce l’intera società spiritualmente privata. Una civiltà così caduta è condannata a meno che non compia una svolta drastica verso la moralità!

Non sono le citazioni bibliche o gli appelli superficiali che servono, ma la condivisione dell’esperienza spirituale e le modalità di lotta contro i peccati. Senza questa battaglia, non c’è e non ci sarà mai alcun processo spirituale di guarigione. Ma per condividere un’esperienza del genere, bisogna averne una. L’umanità ha imparato molte cose tranne una cosa, la cosa principale – come vivere. 

Fisica della religione in poche parole

Quando una persona possiede una fede spirituale genuina ed è vittoriosa sui suoi peccati, comprese le emozioni e i pensieri negativi, recupera gradualmente la capacità di percepire intuitivamente. Quell’abilità era stata precedentemente persa a causa della caduta dell’uomo. Le percezioni intuitive sono generate dallo spirito e sono un diverso tipo di radiazione. Questo tipo di radiazione ha una velocità d’onda molto più veloce delle onde lente dei nostri pensieri e emozioni. Pertanto, è molto più potente. Quindi, viene gradualmente ripristinato il dominio della Coscienza e dell’Amore, che è molto carente nella società moderna. Il recupero delle qualità e delle capacità spirituali è stato raggiunto in una certa misura da individui come Sergij Radonežskij, Serafino di Vyrica, Serafino di Sarov e così via. «Non chiunque Mi dice: Signore, Signore, entrerà nel Regno dei Cieli, ma colui che fa la volontà del Padre Mio che è nei Cieli (Matteo, cap.7.21).  La Volontà del Padre sono le Leggi, i Comandamenti. La citazione di cui sopra definisce il «passaggio» nel mondo spirituale, che è impossibile senza rettifica, che significa obbedire ai Comandamenti. Altrimenti non si ristabilisce il collegamento con lo spirito, poiché le vibrazioni personali, distorte dai peccati, non corrispondono e non sono in linea con le legittime vibrazioni spirituali! Non c’è risonanza, nessuna correlazione nelle caratteristiche delle onde, che è la base per qualsiasi accoppiamento d’onda.

La Parola di Gesù Cristo e l’esperienza delle persone sopra menzionate, che praticavano la Sua Parola, è un esempio da seguire. Questa è la cura e l’idea nazionale almeno per la parte della società che non ha ancora ceduto allo sfacciato assalto dell’immoralità, delle bugie ipocrite e della corruzione. «Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato.» (Matteo, cap.24.13).

Molti, anche scienziati molto noti, parlano del fatto che Dio ha iniziato il Suo dialogo silenzioso ma cospicuo con gli uomini. Ciò che sta accadendo con la Terra e il sistema Solare, dove molti parametri astronomici, elio e geologici sono usciti dalla loro modalità normale, parla di cambiamenti imminenti. Cosa cambia e quando?

La Bibbia risponde: «Quanto a quel giorno e a quell’ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre.» (Matteo, cap.24.36). Gesù Cristo indicò indicazioni indirette dell’imminente Catastrofe: «Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi… Molti ne resteranno scandalizzati, ed essi si tradiranno e odieranno a vicenda. Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti.» (Matteo, cap.24.7-11).

Gli sviluppi in corso ci mettono in guardia e ci mettono di fronte a una scelta. Se siamo i figli della Verità e della Luce, dobbiamo dimostrarlo correggendo noi stessi. Se lasciamo che la pigrizia spirituale ci faccia addormentare e continuiamo a scendere a compromessi con l’oscurità, allora rimarremo nell’oscurità e continueremo a sopportare l’umiliazione finché la sentenza non sarà emessa dal Giudice Supremo.

Qual è il peccato (il crimine) dell’uomo davanti al Creatore? Sfortunatamente, le masse (mi riferisco solo ai credenti) si considerano quasi senza peccato. Quelle persone ritengono che i peccati avvengano solo nel regno delle parole e delle azioni. Tuttavia, c’è anche un regno invisibile ma del tutto reale di pensieri e sentimenti che comprende il rapporto tra l’uomo e il mondo. Tutti capiscono quanto sia scomodo trovarsi in presenza di una persona invidiosa, scortese o crudele anche se questa persona non sta interagendo con te. Questo è un impatto del campo delle forme create dai pensieri e dai sentimenti. Quelle forme sono spiacevoli perché sono malevole, ostili e possiamo registrarle con i nostri biosensori. Le nostre azioni possono essere fisiche, verbali, mentali o emotive. Tutti questi regni sono permeati dalla radiazione della Volontà Suprema che ci ha creato. Da qualche parte la nostra cattiva condotta viene registrata e alla fine ci viene restituita sotto forma di un evento avverso della vita. E la maggior parte delle persone si chiede perché abbiano un destino così sfavorevole pur essendo buoni cittadini e anche credenti. Questo approccio si traduce nella ricerca di qualcuno da incolpare; le loro lamentele a volte sono persino dirette al Creatore. La battaglia contro i peccati si basa sulla conoscenza delle Leggi di Dio e delle Sue qualità. Al fondamento del movimento verso la Luce c’è la vera Fede. Se c’è la vera fede, allora la logica, semplice e chiara, alla fine porta alla realizzazione della necessità della propria trasformazione nello spirito. Prendiamo l’emozione «risentimento» come reazione all’ingiustizia. Chiedete ai credenti se Dio è giusto. La risposta sarà di sì! Dio è la perfezione? Sì! Allora sorge la domanda successiva: potrebbe Dio giusto e perfetto creare un mondo imperfetto, ingiusto, in cui, a prima vista, vince il male? Non è Lui il Creatore e il dominatore di questo mondo?

Allora qual è il motivo dell’apparente discrepanza? La risposta è semplice. Supponiamo che una persona peccatrice (nessuno è un santo) si sia offesa. La situazione che si crea tra l’offeso e l’offensore le persone solitamente vedono come qualcosa che è accaduto qui e ora. Invece bisogna esaminarla nel contesto di tutta la propria vita passata, dove una persona ha commesso numerosi peccati; cioè dobbiamo comprendere la situazione attraverso la famosa frase: «quello che semini, raccogli cento volte tanto». Seminare è un peccato o infrangere la Legge, invece raccogliere è sofferenza, il ritorno del peccato alla fonte mediante la Legge. Questo è giusto dal punto di vista del Creatore, ed è questa Giustizia che governa il mondo. Ogni crimine riceve una punizione inevitabile.

Nel vero cristianesimo, l’assenza di risentimento è un sincero perdono attraverso una logica comprensione della responsabilità per ciascuna delle proprie azioni, e in questo caso il perdono si chiama umiltà, dove la persona offesa considera il suo offensore un intermediario della Legge che le restituisce il suo peccato. Il perdono è accettare con umiltà il diritto di essere punito per la propria cattiva condotta. Altrimenti, una persona che non comprende questa disposizione si arrabbia con l’operato della Legge, opponendosi così a Dio senza nemmeno rendersene conto. Il risentimento non è così innocuo come si potrebbe pensare. Inoltre, il perdono sincero e consapevole porta un peccatore ad essere perdonato dal Creatore per il peccato a cui era «legata» la punizione. Così il peccatore è puro davanti alla Legge in questo particolare episodio. Ha riscattato questo peccato personalmente con la sua sofferenza.

Questa modalità di redenzione fu data nel discorso diretto di Gesù Cristo quando Lui si rivolse ai Suoi discepoli: «Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro Celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.» (Matteo, cap.6.14,15). I devoti spirituali nella loro esperienza personale hanno seguito proprio questo. Sergij Radonežskij, ad esempio, da adolescente divenne un eremita, lasciò la società, e per molti anni riscattò i suoi peccati. Come potete vedere, ci è riuscito abbastanza bene!

Dicono che soffriamo per i nostri peccati, e questo è vero. L’esperienza di Sergij Radonežskij e altri come lui ha dimostrato che il vero processo di redenzione è lungo e difficile. C’è un solo Dio, e sin dalla creazione del mondo, Lui non ha mai cambiato né le Sue Leggi né l’essenza della Parola rivolta agli uomini. L’unica cosa che variava era la forma di esposizione della Parola, secondo il livello educativo e culturale della società in cui arrivava il Visitatore dall’Alto.

Quali sono le guide dell’umanità? La politica, la scienza, la chiesa rivendicano questo ruolo. Fino a che punto siamo arrivati, nonostante un gran numero di genii? Voi stessi potete rispondere a questa domanda. «Perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio.» (1Corinzi, cap.3.19). Qual è il punto debole dell’approccio scientifico? Prima di tutto, lo è in pedagogia. Nella migliore delle ipotesi educano un individuo intellettuale, ma manca l’educazione morale, come la coscienza e il senso di responsabilità per il proprio comportamento. Il processo educativo era francamente fallito molto tempo fa, di conseguenza la società si sta degradando. Una persona intelligente senza il controllo della coscienza è un fenomeno terribile.

Senza fede ed esperienza spirituale, non c’è accesso al mondo al di là della materia visibile, dove si trova il livello causale di tutta la conoscenza. L’esperienza psichica ha dimostrato mille molte che una persona ha queste capacità, cioè di accedere al mondo al di là della materia visibile. Questa spontaneità deve essere esplorata, e deve essere creato uno studio civile di questo processo. Tuttavia, un ricercatore in questo campo non può analizzare i dati e trarre conclusioni valide perché opera solo con il suo cervello, che è limitato dalla velocità dell’onda delle fluttuazioni elettromagnetiche di circa 300.000 km/sec. I medium psichici, eccetto gli ipnotizzatori, lavorano a livello di onde di circa due ordini di grandezza più veloci. La fisica avanzata (fisica della torsione) possiede parzialmente questa conoscenza. 

E la religione? Quella che viene chiamata rivelazione (da non confondere con la meditazione) è molto più ricca delle conquiste psichiche, ma soprattutto, la rivelazione è la chiave e non il grimaldello del Cielo. «Nessuno viene al Padre se non per mezzo di Me.» (Giovanni, cap.14.6). Possiamo citare belle frasi fino allo sfinimento, tuttavia, come sappiamo, la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni. Ecco dove siamo diretti. 

Consentitemi di esaminare l’anatomia dello stress e l’origine della malattia del corpo fisico. I nostri corpi fisici sono fatti di cellule. Le cellule sono costituite da molecole, atomi, protoni, neutroni, elettroni, che sono collegati da determinate dipendenze e costanti. Le particelle elementari perfettamente funzionanti garantiscono l’armonia degli atomi, delle cellule e quindi della salute del corpo umano. Nel mondo materiale, la stabilità dei processi atomici è assicurata dalla velocità dell’onda di 300.000 km/sec, mentre la velocità dell’onda delle emozioni è due ordini di grandezza superiore.

Impulsi di risentimento, paura, gelosia, invidia provocano «schiacciamento» dell’atomo, cioè avviene l’interruzione della normale interazione di particelle elementari, cellule e processi biochimici nel corpo. È così che inizia la prima fase della malattia. Con la continua pressione quotidiana delle emozioni negative, la malattia progredisce a stadi più avanzati. L’uomo è un peccatore e quindi, che lo ammetta o no, crea il male. Secondo la Legge della Somiglianza, attira così il male. Questo è il risultato di una mancanza di conoscenza in questo campo. È impossibile sbarazzarsi della negatività, che sta distruggendo le nostre vite, senza la giusta visione del mondo e l’aiuto della Luce. E questo è praticamente irraggiungibile senza una profonda comprensione dell’essenza della religione, che contiene la conoscenza delle Leggi della vita di questo mondo. Senza questa conoscenza siamo cechi e sordi.

Tutti coloro che sono venuti dall’Alto hanno cercato di svezzarci dagli errori e di insegnarci ad essere felici. Nella migliore delle ipotesi non venivano ascoltati, ma più spesso venivano perseguitati e persino assassinati. Apparentemente, dopo l’assassinio di Gesù Cristo, il Creatore perse la pazienza; pertanto, l’avvertimento sul Giudizio Universale è trasmesso nel Nuovo Testamento. 

Lo sforzo di cambiare il mondo senza alterare la coscienza delle persone è una perdita di tempo. Abbiamo seminato i peccati per molto tempo e ora stanno tornando a noi. Ci offendiamo, vuol dire, ci rifiutiamo di pagare i nostri debiti, facendo sì che la Legge raddoppi la punizione, e così via. Di conseguenza, non abbiamo diritto a una vita felice nemmeno in teoria. 

Bisogna ricordare che tutte le persone hanno la stessa origine spirituale. Quindi, l’idea di evoluzione, presentata nella vera religione, è la stessa per tutti. Tutto ciò che l’uomo deve fare è scrollarsi di dosso la pigrizia spirituale, verificare attraverso l’esperienza personale la correttezza della direzione che sta prendendo (proprio come nell’approccio scientifico) e sottomettere la sua attività terrena alla dominante spirituale. 

Ci sono conclusioni interessanti basate sull’esperienza acquisita. Il materiale accumulato sarebbe sufficiente per molte ore di lezioni. Chiunque legga queste parole avrà inevitabilmente delle domande. Ci sono risposte, inclusa la domanda sacra: «Perché nel mondo giusto le persone cattive apparentemente prosperano e le persone buone soffrono e talvolta muoiono?» Se sarà dato del tempo, lo spiegherò in dettaglio, usando la logica più semplice. Solo l’esperienza personale permette di «separare il grano dalla pula» in questo impegnativo processo di sviluppo spirituale. 

Il motivo principale per cui una persona può essere portata sulla strada sbagliata è la sua pigrizia. Molti falsi maestri sollecitano una fede incondizionata nel loro messianismo, dimostrando abilità paranormali come prova della loro origine divina. In cambio, promettono di liberare le persone dai loro problemi, cioè di alleviare un peccatore dalle conseguenze dei propri peccati. I pigri di spirito sono attratti dall’idea di ottenere tutto senza sforzo. Questa è la ragione dell’enorme successo dei falsi maestri.

Dio è pura Chiarezza e Naturalezza, l’insegnamento della Verità è molto semplice. Non c’è da stupirsi che Gesù non scelse come Suoi discepoli né sacerdoti farisei, né astrusi scribi. Lui scelse i Suoi discepoli tra persona modeste come pescatori, ecc. Non possedevano né la vanità dei sapientoni, né l’ipocrisia, né l’astuzia sofisticata. 

Esplorando la scienza spirituale, tenete presente che se il rispondente non ha risposte semplici e comprensibili alle vostre domande, allora non conosce l’argomento. La vanità impedisce di riconoscerlo, e viene creata una «nebbia» da una terminologia complicata, restrizioni e accenni a una sorta di esclusività. Nell’attività di liberare lo spirito, non ci sono segreti presumibilmente significativi e gonfiati. Questa è una copertura per nascondere pomposamente la propria ignoranza attirando molti su percorsi sbagliati e pericolosi. 

La Verità unisce, lega e dona Fede, Speranza e Amore. L’oscurità (il male) opera secondo il principio del «divide et impera» usando i nostri vizi. 

Il pluralismo nella religione è necessario come l’unico modo per mantenere buoni rapporti mentre siamo divisi dall’ignoranza. 

Aprile 2010
Yuri Lutsenko